RICORDI E NUOVE SENSAZIONI

05-05-2013 22:04 -

Ciao a tutti,
il fatto di essere qui a raccontarla mi sembra già una bella notizia.
Fatidico pomeriggio del 4 gennaio 2012, dopo un controllo ecografico mi viene diagnosticato un cancro al seno un bel ´´fulmine a ciel sereno!!!´´ Il mondo mi e´ sembrato crollarmi addosso!!
Il protocollo ospedaliero prevede 8 cicli di chemioterapia ´´devastante´´ e 14 cicli di chemioterapia biologica meno invasiva il tutto per circa 1 anno e mezzo. Sono ovviamente preoccupata, ma consapevole che non ci sono alternative e subentra in me un instinto di sopravvivenza, attaccamento alla vita e accettazione del ´´ cosi´ e´ scritto´´.
Tutto mi sembra così irreale.... eppure sono qui, seduta su una comoda quanto scomoda poltrona marrone. Sosto per ore a scadenze precise, ogni 21 giorni, e mi lascio infondere di tutto e di più. Dio sa quanto non vorrei essere qui, ma altrove, all´aria aperta.


A marzo inizio le prime chemioterapie. Appena finisco il secondo ciclo inizio subito a star male, reazioni allergiche di tutti tipi, infezioni, problemi ai globuli bianchi, le unghie delle mani e dei piedi iniziano a cadere e dopo un po anche i capelli. Dolori muscolo-scheletrici e nei giorni seguenti dissenteria, mughetto e quindi difficoltà a deglutire, insonnia qualche linea di febbre.

In quei bruttissimi momenti, ho avuto un solo pensiero ´´ dovevo farcela´´. Dovevo combattere con tutte le mie forze , dovevo raggiungere il mio traguardo, come quando correvo le mezze maratone che forse sono state un inconsapevole "allenamento" per la mia testa, una preparazione per affrontare quello che stavo vivendo.
Tutto quello che mi è permesso fare è vivere il meglio possibile, cercando di essere felice e appagata dalle cose che la vita mi propone giorno dopo giorno.
Sono consapevole che non è indispensabile tornare come prima, ma è necessario vivere in modo nuovo, perché l´impatto con la malattia comporta la scoperta di valori nuovi e una visione della vita con occhi diversi.
Anche nelle situazioni più difficili ho cercato di sdrammatizzare e "non fare la malata" cercando di pensare sempre in modo positivo.
I miei amici e familiari con la loro presenza e affetto continuo mi hanno dato tanta energia. Ho avuto anche la sorpresa di scoprire come certe conoscenze, nascondano in realtà delle amicizie "vere".

Penso sinceramente che dopo quello che ho vissuto
la mia vita non sarà mai più come prima, per certi aspetti però è forse migliorata. Più attenzione e cura alle cose che contano veramente, una maggiore consapevolezza di quanto valore abbiano le piccole cose.
Per "ripartire" però è fondamentale attaccarsi a quelle passioni che non hanno mai abbandonato i miei pensieri, tra queste sicuramente ha un ruolo importante lo sport, nel mio caso la corsa, che per me significa anche avere tanti amici e tante persone che mi vogliono bene.
Questo non vuol dire che penso di essere sicuramente guarita, ogni volta che faccio i controlli resta la preoccupazione, il pensiero che qualche cosa possa non andare bene.
Sono però convinta che come con la voglia di vivere sono arrivata fino a questo punto, la stessa voglia che mi può portare a trascorrere una nuova esistenza sicuramente più ricca.

Se penso a quello che ho passato e le tracce che la malattia ha lasciato sul mio fisico, sicuramente dovrei appendere le scarpe al chiodo.
Pero´ quando pensi di non poter più rivivere certe cose e´ il momento che apprezzi di più quello che stai facendo.
Oggi ad Ostia Antica in mattinata e´ stata organizzata una gara di 10 km molto bella, alla quale volevo partecipare ma non mi sono iscritta perche´ non in perfette condizioni fisiche (chemio effettuata giovedi´). Sono comunque andata alla partenza per rivedere e salutare i miei compagni runners della mitica squadra ´´Amatori Castelfusano´´ : Gabriella, Valeria, Adele, Carlo, Malvina, Maria Grazia, Beppe, Luigi, Evelyn, ecc non posso elencarli tutti... Mi viene ad abbracciare quel ragazaccio di Luciano Colantoni e vedendomi in tuta e scarpe mi dice: ´´ Simo, senti io rientro oggi e la gara la faccio camminando ad un passo veloce perche´ non mi accompagni? - ´´Va bene´´ rispondo io ´´ se la fai camminando ti accompagno volentieri...´´
Se ce la farò a finire questa gara di 10 km non lo so ancora, sono sicura che il solo fatto di parlarne e di pensarci, mi da la sensazione di essere come prima.
In realta´, poi con Luciano abbiamo corso quasi l´intero percorso e per circa 3 km abbiamo camminato ad un passo veloce.
Sono contenta di essere tornata a correre la mia prima gara ad Ostia Antica dove abito da circa un anno con la mia famiglia, forse un segno del destino.


Mi avvicino alla fine della gara,
Arrivo finalmente al traguardo, mano nella mano con Luciano che ringrazio per avermi sostenuto per tutta la gara. Mi sento molto emozionata e nella testa ho tante bellissime senzazioni.
Ce l´ho fatta...non solo a finire la gara, ma soprattutto a ripensarmi come una persona che, la passione per lo sport, ha fatto risentire normale.
Il 14 giugno dovro´ effettuare l´ultimo ciclo di chemioterapia...voglio concludere prendendo a prestito una frase che dice spesso ´´Giulio´´ un po´ forte ma rende l´idea ´´Cancro Vaffanculo´´...
Grazie a tutti
Simona



Fonte: Simona Germondari